CHI SONO

Sono malato di moto.

Mi piacciono tutte ma preferisco quelle che hanno sacrificato qualche orpello originale o la conformità alle norme del codice della strada sull'altare dell'edonismo per l'esaltazione dell'ego del loro possessore. Moto mutilate? Non proprio.
Preferisco immaginarle, che Dio mi perdoni l'eresia, come le sculture che Michelangelo immaginava intrappolate nei blocchi di marmo. Moto liberate da quanto imposto dai diktat degli studi di marketing, dal politically correct, dalle normative ambientali, dalle regole imposte dai burocrati. Moto scostumate, irriverenti, esibizioniste, visionarie ma vere vive e pulsanti.
E senza fare distinzioni tra custom, bobber, streetfighter, racer replica ecc. ho voluto creare uno spazio virtuale in cui incontrarsi, confrontarsi, scambiarsi opinioni e sul quale proporre le proprie creazioni. Quache paludato bacchettone resterà inorridito ma ritengo che ogni prodotto dell'ingegno umano sia Cultura. Inviatemi le foto delle vostre creature e un commento sull'iter mentale e operativo che ha condotto all'evento.
Da me l'ingresso è libero.

Qualcosa su cafè sport



lunedì 7 marzo 2011

23° Mostra Scambio Auto e Moto d'Epoca di Sora

Continua la infruttuosa ricerca delle staffe reggifaro per “Penny”, la Guzzi 850.
E' sabato, i ragazzi stanno studiando, pioviggina; forse vale la pena di cercarle alla Mostra Scambio per Auto e Moto d' Epoca di Sora.
Non mi aspetto un granchè.
L'ultima edizione, in autunno, non è valsa neppure la pena di un post.
Per un paio d'ore non ho niente di improcastinabile da fare.
Vado.
Biglietto di ingresso 7 euro: onesto.
Bighellono tra gli stand alla ricerca delle staffe mancanti.
La prima cosa che salta all'occhio è il numero di espositori nettamente inferiore a quelli dell'ultima edizione, almeno così mi pare.
Chiacchierando chiacchierando mi sembra di capire che il prezzo richiesto per esporre sia stato di 250 Euro; mica pochi per gente che vende pezzi di ricambio e considerando che non viene erogata dall'Ente Fiera neanche l'energia elettrica.
Quando è buio si smamma.
Salta all'occhio anche la scarsa qualità della merce offerta.
Qualcuno degli espositori lo conosco; è gente che ha in sede dei pezzi di assoluto pregio e un assortimento di ricambi da paura.
In fiera hanno portato il ciarpame che avanza in officina.
Sempre meglio cercare di sbolognarlo piuttosto che pagare per smaltirlo nei modi canonici.
Qualche pezzo interessante non manca: Laverda 750, qualche Honda Four, un paio di Guzzi Airone in condizioni decenti, un Guzzi Galletto, qualche nostalgico Morini Corsarino, una Gilera Saturno e una splendida Della Ferrera 175 del 1931 conservata e perfettamente originale.











La Della Ferrera è soltanto in esposizione e i prezzi richiesti per le altre moto sono folli.
C'è invece abbondanza, come ormai dappertutto, di ogni genere di ricambio e accessorio per i due fenomeni di costume del momento: la Vespa e la Fiat 500.














Eggià, è così...la motocicletta è in ribasso.
Chi compra un mezzo a due ruote di solito si orienta sugli scooter.
Facili da guidare, protettivi e utilitari.


Esattamente il contrario della moto.
Ormai è difficile incontrare ragazzi in motocicletta; la maggior parte dei motociclisti sono ultraquarantenni.
Per colpa di cosa?
Forse della moda, forse dei prezzi da rapina delle polizze assicurative, forse che la moto non rappresenta più uno stile di vita come un tempo, forse...boh.
Per alcuni è diventata uno status symbol.
Avete mai visto quelli in BMW GS, attrezzati come se dovessero affrontare il raid Roma-Pechino?
Ecco!
Tutto sommato è meglio così.
Con le mie vecchiette posso esplicitare di nuovo il mio anticonformismo.
Come un tempo.
Anche se ora ho i capelli bianchi.
Ah, le staffe per il faro della Penny me le sono costruite da solo.

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