CHI SONO

Sono malato di moto.

Mi piacciono tutte ma preferisco quelle che hanno sacrificato qualche orpello originale o la conformità alle norme del codice della strada sull'altare dell'edonismo per l'esaltazione dell'ego del loro possessore. Moto mutilate? Non proprio.
Preferisco immaginarle, che Dio mi perdoni l'eresia, come le sculture che Michelangelo immaginava intrappolate nei blocchi di marmo. Moto liberate da quanto imposto dai diktat degli studi di marketing, dal politically correct, dalle normative ambientali, dalle regole imposte dai burocrati. Moto scostumate, irriverenti, esibizioniste, visionarie ma vere vive e pulsanti.
E senza fare distinzioni tra custom, bobber, streetfighter, racer replica ecc. ho voluto creare uno spazio virtuale in cui incontrarsi, confrontarsi, scambiarsi opinioni e sul quale proporre le proprie creazioni. Quache paludato bacchettone resterà inorridito ma ritengo che ogni prodotto dell'ingegno umano sia Cultura. Inviatemi le foto delle vostre creature e un commento sull'iter mentale e operativo che ha condotto all'evento.
Da me l'ingresso è libero.

Qualcosa su cafè sport



mercoledì 19 gennaio 2011

Viste, sviste e già viste al Bike Expo'

Già vista: Waltzwerk ASCARI 1000.
Ottima elaborazione su base Ducati; bella aggressiva e carissima.
Componentistica di gran pregio e scarico copiato - no, meglio ispirato - dalle creature di Radical Ducati...o è il contrario?

Vista: Buell X1
Risoluzione della parte più irrisolta della moto dell'Ing. Erik: la coda.
Elaborazione light e di buon gusto.

Svista: BUELL 1125 R
Il tentativo, peraltro fallito (ahimè), da parte dell'Ingegnere di dotare le proprie moto di un motore all'altezza della ciclistica: il V2 Helicon della Sachs.
L'avevano messa in ultima fila, defilata e leggermente impolverata.
Che peccato!
Risolto qualche squilibrio stilistico sarebbe potuta essere una delle migliori moto sul mercato.
Mamma Harley non ha gradito.
Fine dei giochi, caro Ingegnere.

Vista: BUELL X1
Ancora una interpretazione dell'ultima Buell con telaio in tubi.
Tanto "custom" nella verniciatura, nel cornetto di aspirazione del carburatore; tanto alluminio lucidato e altrettanto cromo.
Sinuosi e ammalianti i collettori di scarico.


Vista: Honda CBX 1000 LAMB ENGINEERING
Ancora più sapore "custom" in questa regina degli anni 80.
Motore Honda Six, forcella a quadrilatero deformabile, forcellone monobraccio VFR, tanto alluminio lucidato e qualche caduta di stile (strumentazione).
Assolutamente splendida!


Vista: MOTO GUZZI 1000 SP by Pino Zanirato
Il vecchio V trasversale Teste Tonde fa sempre la sua figura.
Elaborazione pesante che non ha stravolto l'essenza della SP.
Si è intervenuto su tutto lasciando intatta la riconoscibilità Guzzi: sospensioni (di pregio anche se non di ultimissima generazione), cerchi, carburatori (due bei PHF in luogo degli originari PHBH), collettori e terminali di scarico, serbatoio, sella e cupolino.
Un gran bel lavoro.

Svista: TRIUMPH SPEED TRIPLE Roadster
Ho inserito questa brutta moto per esemplificare quanto NON bisogna fare quando ci si avvicina al tuning.
Sì, più la guardo e più mi sembra brutta.
Meditate, tuner o aspiranti tali...metidate.

Vista: SUZUKI Supermono by Luca Angiolin
Come ridare dignità con un intervento condotto con mano leggera e ispirata a una motocicletta classe 1985.
Venticinque anni portati alla grande.
Aggiungerei un "Superlight" al Supermono.
Immaginatela su una strada di montagna tutta curve a bastonare le sportive plurifrazionate.

Già vista: La KENT di Roberto Totti
Pura esercitazione di stile.
"Quando le moto non erano di plastica" scrive Totti sul suo blog.
Concordo con lui.

Vista: TRIUMPH BONNEVILLE CAFE'
Livrea evocativa per questa Bonnie moderna.
Tanto caldo alluminio lucidato, due in uno e qualche foro sui carter per sognare di essere sul piazzale dell'ACE cafe'.
Nostalgia canaglia.

Vista: TRIUMPH TRIPLE Special
Non ho appunti su questa moto che, a naso, sembra anche lei una creazione di Roberto Totti.
La signorina che le sta a cavalcioni era invece sicuramente la più carina dell'Expo'...e sapeva di esserlo.
Complimenti anche alla signora Mamma.