CHI SONO

Sono malato di moto.

Mi piacciono tutte ma preferisco quelle che hanno sacrificato qualche orpello originale o la conformità alle norme del codice della strada sull'altare dell'edonismo per l'esaltazione dell'ego del loro possessore. Moto mutilate? Non proprio.
Preferisco immaginarle, che Dio mi perdoni l'eresia, come le sculture che Michelangelo immaginava intrappolate nei blocchi di marmo. Moto liberate da quanto imposto dai diktat degli studi di marketing, dal politically correct, dalle normative ambientali, dalle regole imposte dai burocrati. Moto scostumate, irriverenti, esibizioniste, visionarie ma vere vive e pulsanti.
E senza fare distinzioni tra custom, bobber, streetfighter, racer replica ecc. ho voluto creare uno spazio virtuale in cui incontrarsi, confrontarsi, scambiarsi opinioni e sul quale proporre le proprie creazioni. Quache paludato bacchettone resterà inorridito ma ritengo che ogni prodotto dell'ingegno umano sia Cultura. Inviatemi le foto delle vostre creature e un commento sull'iter mentale e operativo che ha condotto all'evento.
Da me l'ingresso è libero.

Qualcosa su cafè sport



venerdì 1 ottobre 2010

TOUR DELLA SICILIA

Pubblico queste foto in ordine sparso, commentandole brevemente, così come sono in ordine sparso i ricordi e le sensazioni di questo viaggio.
Ordinare i ricordi in senso cronologico significherebbe catalogarli; preferisco invece lasciarli fluire accompagnati dalle emozioni che questa terra mi ha regalato.

L'Ortigia (Siracusa)
Dall'Eneide:
« Giace della Sicania al golfo avanti un'isoletta che a Plemmirio ondoso è posta incontro, e dagli antichi è detta per nome Ortigia.
A quest'isola è fama, che per vie sotto il mare il greco Alfeo vien, da Doride intatto, infin d'Arcadia per bocca d'Aretusa a mescolarsi con l'onde di Sicilia… »

Che dire?
Niente.
Se usassi dei superlativi dovrei usarne troppi. In un sol modo si può comprendere l'Ortigia: andarci, passeggiare tra i vicoli, sedersi di fronte al mare e parlare con la gente.
Ne vale la pena, credetemi.





Aci Trezza
Ho voluto assolutamente visitare Aci Trezza, risalendo un po' verso Messina, benchè il mio tour
prevedesse,dopo lo sbarco a Catania, di dirigermi subito verso la Val di Noto.
Cosa mi aspettavo?
Forse di vedere la Provvidenza attraccata al molo con il suo carico di lupini.
La casa del Nespolo non sono riuscito a trovarla e "I Malavoglia" è solo il nome di un ristorante.


Piazza Duomo - Catania

« E 'nta lu chianu c'è principiata
Di la gran Catedrali una funtana,
Maistusa, ben fatta, ottangulata.
La nobiltà e lu populu ccu gana
Di tri sorti di sassi situati
Irgeru stu gran fonti a la rumana. »

Una città moderna che vive la sua storia senza esserne succube.
Gentilezza, cordialità, cortesia e succulenta colazione.
Breve giro per il Corso principale e poi via verso Siracusa.
La VFR ha voglia di correre; non sa, poverina, cosa l'aspetta.
Il codice a cui si attengono i guidatori siciliani è più indecifrabile delle profezie di Nostradamus.




Ristorante A Rutta è Ciauli - Siracusa

Ottimo pasto a base di pesce, cortesia, vista mozzafiato, chiacchiere "a schiovere" con il proprietario e conto onesto.
Consigliatissimo.



Calamosche - Oasi di Vendicari

E' valsa la pena di farsi qualche chilometro in moto su una strada piena di pietrisco; le Pilot della Honda sono fatte per l'asfalto e non per lo sterrato.
E' valsa la pena di farsi a piedi un paio di chilometri sotto un sole feroce con gli stivaletti da moto.
La spiaggia di Calamosche è qualcosa di unico, incredibile.
L'acqua è cristallina, la sabbia finissima...se il Paradiso ha una spiaggia di sicuro è meno bella di questa.



L'Isola delle Correnti

Il punto più meridionale della Sicilia; qui lo Jonio e il Tirreno si incontrano e si scontrano.
Il nome è appropriato.
Le correnti rendono difficile anche fare il bagno; per fortuna l'acqua salatissima farebbe stare a galla anche un sasso.
C'è vento, tanto vento.
Un vento che faceva sbandare la Vecchietta di qualche metro e che mi ha costretto a una guida estremamente prudente.
I due mari, il vento, il sole a est e la tempesta a ovest...la natura da sfoggio della sua forza.






Mondello

La spiaggia di Palermo.
Niente di diverso da un qualsiasi posto di mare.
Francamente non mi ha entusiasmato.
Splendidi esempi di architettura liberty e lo scherzo architettonico della palazzina cinese.








Lo Stagnone di Marsala e Motia

Lo stagnone di Marsala è una enorme laguna con acqua bassissima, calda, salatissima e quattro isole di cui l'Isola Grande, lunga e stretta, chiude lo stagnone verso il mare.
Il paesaggio, se non fosse per i cumuli di sale, assomiglia un po' a quello olandese.
Forse per i mulini a vento che, tra i diversi colori - dall'azzurro al rosso cupo - delle saline creano un paesaggio fuori dal comune.
L'isola di Motia è stata un insediamento fenicio e questo mi ha spinto a visitarla.
Lascio la moto nel parcheggio e prendo la barca che fa la spola di continuo tra la terraferma e Motia.
Il pilota è annoiato e scontroso, fa caldo...non si comincia bene.
Il prezzo annunciato dai cartelli risulta poi essere diverso da quello reale.
Per carità, cinque o dieci euro non fanno alcuna differenza, però non è piacevole essere presi per i fondelli.
Già che ci sono faccio visita al museo Whitaker - tanto l'ingresso era compreso nel prezzo.
Non mi emoziona, così come non mi emozionano gli scavi.
Probabilmente conosco poco o niente la civiltà fenicia e non riesco a collegare scavi e storia, usi e costumi.
L'espressione sardonica di una maschera conservata nel museo mi ha conquistato.
Posso confessare che l'avrei volentieri "asportata"?
C'è giusto un posto libero in una vetrinetta nel mio soggiorno.



Palermo - Il Duomo

Maestoso

Palermo - La fontana Pretoria (o della Vergogna)

La fontana, assolutamente splendida, venne realizzata a Firenze e successivamente trasportata a Palermo smontata in svariate centinaia di pezzi.
Dicesi "della Vergogna" sia per la nudità delle statue e sia perchè i palermitani vollero vederci una rappresentazione del corrotto governo della città.
La zona è chiusa al traffico e soggetta a misure di sicurezza - sulla piazza affaccia il Municipio.
Ho rischiato ma potevo mai evitare di fare una bella foto della fontana con la VFR in primo piano?

Palermo - Il Teatro Massimo
C'è la prima del Rigoletto.
Ah, avessi portato una giacca e una cravatta.
Dubito che mi avrebbero fatto entrare in jeans, giubbotto, stivali e casco sotto il braccio.

                                    
Palermo - Palazzo Reale

Palermo - Processione in onore della Madonna Addolorata

Palermo - Piazzetta barocca

Poche volte mi è capitato di imbattermi in un luogo che avesse le proporzioni e la coerenza stilistica di questa piazzetta.
Un gioiello architettonico in stato di deplorevole abbandono.


Vita notturna a Palermo

Benchè fosse Settembre inoltrato e quasi le due di notte c'era gente in giro.
Tanta.
Gelaterie e pizzerie zeppe, bar e chioschi che servivano granite a getto continuo.
Chi ha detto che il clima non condiziona la vita sociale?


Palermo - Il Teatro Massimo di giorno

Palermo - Una ricciola da record

Palermo - Il mercato Capo

Colori, suoni e odori a metà tra le due sponde del Mediterraneo.


Palermo - Banco del pesce al mercato Capo

Palermo - Interno giorno


Palermo: Interno notte (Mostra archeologica; ore 00,30)









La casa di Pirandello








Salemi







Noto

Noto avrebbe dovuto essere soltanto una delle tappe del tour e invece ci sono restato tre giorni.
Avevo letto di questa città dichiarata dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità ma non ero preparato a tanta magnificenza.
Non è soltanto la splendida architettura barocca dei suoi edifici, è...magia.
Mi sono alzato tutte le mattine prima dell'alba per godere della luce del sole che pian piano rende nitidi i dettagli, che esalta i rilievi, che definisce i contorni.
Me ne sono stato per ore seduto sui gradini del Duomo, in pace con me stesso e con il mondo, ad aspettare "l'evento".
Il dolce travaglio dell'oscurità che partorisce la bellezza.









Il Duomo di Ragusa Ibla Foto di Marco Arata - http://marcoarata.altervista.org/

Ragusa Ibla




Sulla strada per Agrigento




Sciacca




San Vito Lo Capo








Agrigento - La Valle dei Templi








Scopello




Il Teatro Greco di Siracusa



La Val di Noto di ritorno da Ragusa Ibla





Da San Vito lo Capo a Palermo