CHI SONO

Sono malato di moto.

Mi piacciono tutte ma preferisco quelle che hanno sacrificato qualche orpello originale o la conformità alle norme del codice della strada sull'altare dell'edonismo per l'esaltazione dell'ego del loro possessore. Moto mutilate? Non proprio.
Preferisco immaginarle, che Dio mi perdoni l'eresia, come le sculture che Michelangelo immaginava intrappolate nei blocchi di marmo. Moto liberate da quanto imposto dai diktat degli studi di marketing, dal politically correct, dalle normative ambientali, dalle regole imposte dai burocrati. Moto scostumate, irriverenti, esibizioniste, visionarie ma vere vive e pulsanti.
E senza fare distinzioni tra custom, bobber, streetfighter, racer replica ecc. ho voluto creare uno spazio virtuale in cui incontrarsi, confrontarsi, scambiarsi opinioni e sul quale proporre le proprie creazioni. Quache paludato bacchettone resterà inorridito ma ritengo che ogni prodotto dell'ingegno umano sia Cultura. Inviatemi le foto delle vostre creature e un commento sull'iter mentale e operativo che ha condotto all'evento.
Da me l'ingresso è libero.

Qualcosa su cafè sport



venerdì 26 giugno 2015

NSU Sportmax by CafeSportLab

La NSU è stata una casa tedesca famosa in passato sia in campo automobilistico sia in quello motociclistico. Fondata nel1873 come Neckarsulmer Strickmaschinenfabrik, azienda produttrice di macchine tessili, è poi passata alla costruzione di biciclette e, dagli inizi del XX secolo, di motocicli e automobili.
Negli anni '50 la Casa di Neckarsulm ritornò alle competizioni (cui si era dedicata con alterne fortune negli anni trenta), riuscendo ad aggiudicarsi vari titoli mondiali nelle classi 125 e 250 del Motomondiale. L'esordio nel Mondiale della NSU fu nel 1951, con una sfortunata 500 4 cilindri bialbero. L'esperienza fatta con questa moto fu però importante: dal suo motore (opportunamente "affettato") nacquero la Rennfox 125 e la Rennmax 250 dominatrici delle rispettive classi nel biennio 1953-1954. La morte di Rupert Hollaus durante le prove del GP delle Nazioni 1954 scosse però l'ambiente, e la Casa decise di ritirarsi. Nel 1955, però, apparve sulle piste una nuova NSU, la Sportmax 250, derivata dalla "Max" di serie. Affidata ad alcuni piloti assistiti dalla Casa (tra cui Sammy MillerJohn Surtees e Hans Baltisberger), vinse il Campionato del Mondo con Hermann Paul Müller, il quale approfittò di una squalifica comminata a Bill Lomas. (Fonte Wikipedia).
Veniamo a noi; un mio carissimo amico ha nel suo garage una NSU Sportmax priva di sovrastrutture.
La moto fu comprata così, qualche sprovveduto aveva venduto per pochi spiccioli lo splendido serbatoio in alluminio e il codone.
Dopo la replica del serbatoio e della sella della BMW RS54, ho deciso di aiutare il mio amico a completare la moto.
Mentre di codoni se ne trovano aftermarket sia in alluminio che in vetroresina, di serbatoi ne esistono poche repliche neanche tanto fedeli a prezzi astronomici.
Prima fase: Realizzazione del modello del serbatoio, poi si deciderà se realizzarlo in alluminio o vetroresina.
Un po' basandomi su misure prese su una moto completa e originale e un po' aiutandomi con le foto reperite sul web ho disegnato con AutoCad e successivamente con SolidWorks i profili destro e sinistro del serbatoio e la pianta dello stesso.
Ho riportato separatamente i due "emiserbatoi" su due blocchi di polistirene e ho comincaito a lavorare di filo caldo e carta vetrata.
Dopo una prima sgrossatura le due metà del serbatoio si presentavano così:


NSU SportmaxNSU Sportmax


NSU Sportmax
NSU SportmaxNSU Sportmax

NSU SportmaxNSU Sportmax

Sono piuttosto soddisfatto del lavoro; con l'esterno più o meno ci siamo ma ora si tratta di fare il "sotto e per questo bisognerà provare le bozze sulla moto.
Si procede:

NSU Sportmax replicaNSU Sportmax replica serbatoio

NSU Sportmax replica serbatoioNSU Sportmax replica serbatoio

NSU Sportmax tank replicaNSU Sportmax tank replica

NSU Sportmax tank replicaNSU Sportmax motore engine

Ci sono dei piccoli ritocchi da fare.

Domenica 5 Luglio 2015

Finalmente le due metà del serbatoio possono essere incollate e provate sulla moto.
Quello che sembrava perfetto non si è rivelato tale dopo l'accoppiamento e sono state necessarie modifiche importanti che hanno richiesto qualche ora di lavoro.
Ora sembra che quasi tutto vada come deve.





Intanto ho scoperto che l'americana Airtech produce una buona replica della coda; ho inviato una richiesta per la loro miglior proposta commerciale.

Venerdì 31 Luglio 2015

Apportate ancora modifiche al modello del serbatoio che ormai è da considerarsi ormai definitivo. 
Si inzierà a creare gli stampi la prossima settimana.




Continua...

domenica 21 giugno 2015

Replica BMW RS54 by CafeSportLab

Per una volta non voglio parlare delle moto più o meno speciali degli amici o incontrate per strada ma di un mio sogno che, dopo essere stato riposto per anni nel cassetto dei desideri irrealizzati, sta finalmente per diventare realtà.
Parlo della BMW RS54.
Sono sempre stato innamorato della sua elegante essenzialità; snella, pulita, senza alcun fronzolo come è giusto che sia una moto da competizione. La RS 54 entra a mio avviso di diritto nell'olimpo delle più belle di sempre insieme a Ducati, MV, Parilla, Gilera e Norton.
Ovviamente non ho i mezzi per poter avere un originale che oltretutto non saprei dove utilizzare e quindi mi "accontenterò" di una Special fatta per quanto possibile a sua immagine e somiglianza utilizzando meccanica e telaio di una BMW della serie 7/.
In fondo sia il telaio che l'architettura generale della moto non sono poi tanto cambiati nel corso dei decenni.
Lo scoglio maggiore è stato sempre il reperimento delle sovrastrutture.
In commercio sono disponibili repliche di sella e serbatoio alcune sono decisamente inavvicinabili per le mie modeste finanze e altre tanto poco fedeli da non poter essere prese in considerazione.
Già da un po', basandomi su misure prese a spannometro in un museo integrate con particolari reperiti dalle foto disponibili sul web, avevo prodotto dei disegni quotati che intendevo utilizzare nel modo usuale per ottenere i modelli: ricavare sezioni, riportarle su legno compensato e ottenere una base da riempire con poliuretano.



Poi l'intuizione arrivata grazie a Mirko Vona titolare di Decoresin: realizzare i modelli in polistirolo utilizzando le straordinarie apparecchiature della sua azienda. Il risultato di questa tecnica:





BMW RS54 tank


seat and tank BMW RS54

BMW RS54 tank

BMW RS54 tank


Un risultato niente male, vero?
Ovviamente per rendere utilizzabili i prodotti sulle /7 e /6 il "sotto" del serbatoio deve essere compatibile con i loro telai.
Per questo sto realizzando un "sotto" fatto sul modello del serbatoio della R80 su cui montare il guscio superiore.


Domenica 11 Ottobre 2015

Sui modelli in polistirolo ho creato gli stampi e fatto i positivi.
Ho provato a fare il sotto del serbatoio copiando quello dell'R80 che purtroppo, montato sul telaio, poneva il serbatoio stesso troppo in alto rendendo di fatto la moto goffa e così mi sono industriato a costruire un "sotto" ad hoc.
Per la sella invece: buona la prima!
Senza nessuna rifinitura ho posto i gusci sul telaio.
A mio avviso sono perfetti.




Ovviamente dovrà essere modificato il telaietto posteriore, messi i soffietti sulla forcella, cambiati i semimanubri e altri mille piccoli particolari  ma le proporzioni mi sembrano quelle giuste.

Continua...






venerdì 5 giugno 2015

Moto tuning GUZZI SP 1000 by F. Mesini

Ogni tanto capita che chi frequenta Cafe Sport mi invii le foto e la storia della sua moto che, come sempre e come promesso pubblico senza aggiungere o togliere una virgola. Questa è la storia di una turistica Moto Guzzi SP 1000 trasformata in una bella Cafè Racer.

La moto è stata acquistata a Novara nell’agosto del 2012, era una 1000 SP prima serie di colore grigio. Io e mio padre abbiamo acquistato la moto con la precisa intenzione di farne una special, conservando da parte tutti i pezzi originali per un eventuale ripristino.
La moto si presentava in buono stato, estetica da rivedere in alcuni punti, ma la meccanica era a punto e aveva qualche pezzo interessante già montato (ammortizzatori posteriori Koni e forcelle con pompanti Bitubo e molle progressive).
La cosiddetta “Zagato Guzzi” di Ben Part e la “OB1 Guzzi” costruita per Ewan McGregor sono le due moto che più di tutte mi hanno ispirato, da quando le ho viste per la prima volta ho cominciato ad informarmi sul mondo Moto Guzzi e ho deciso di farmi la mia special personale (oltre ad acquistare un Le Mans mk1, ma questa è un’altra storia).
L’idea è stata fin dall’inizio quella di fare una special dal gusto classico, con linee e colori che richiamassero le cafè racer degli anni 60 e 70.
Abbiamo fatto una cafè racer in stile british, usando come base un classico bombardone italiano. 
Abbiamo voluto tenere la linea il più pulita possibile, senza troppe concessioni alla modernità. 
Fondamentale doveva essere una drastica riduzione di peso della moto, non volevamo un bell’oggetto da guardare e basta, ma una moto divertente ed efficace da usare sul nostro Appennino Modenese. 
La moto pesa ad oggi circa 190kg a secco.
Tutte lo sovrastrutture sono in alluminio, compresa la struttura interna della sella e tanti altri dettagli come la piastra porta batteria e la piastra posta strumento. 
Il serbatoio e il parafango anteriore sono stati acquistati da Alutank.de, mentre i fianchetti tipo V7 Sport sono stati battuti a mano da un artigiano locale. 
Gli ammortizzatori hanno il corpo in lega leggera ricavata dal pieno, sono degli ottimi Oram M Twin da 330mm usati nelle gare di endurance d’epoca. 
Il pesante motorino d’avviamento Bosch è stato sostituito con il più leggero Valeo, la batteria è la Spark 500 di primo equipaggiamento sul Guzzi V11. 
Per ridurre ulteriormente il peso e migliorare l’handling abbiamo montato dei cerchi a raggi Borrani Record a bordo alto in alluminio e abbiamo fatto lavorare e alleggerire i dischi freno alle macchine utensili. 
I cerchi sono stati veramente un colpo di fortuna, li abbiamo trovati da un ex concessionario Guzzi a Vigevano per soli 300 euro la coppia. 
Da quello che ci ha detto il simpatico signore che li ha venduti appartenevano ad una Idroconvert. 
Per quanto riguarda tutta la parte meccanica la moto è seguita dall’officina di Modena “Moto Emporio” che ormai da qualche anno si è specializzata, tra le altre cose, nella preparazione di Moto Guzzi d’epoca da corsa. 
La moto monta il volano alleggerito e la camma Oss di Scola, oltre allo scarico Lafranconi RC per Le mans III e filtro aria doppio corpo K&N. 
Sono le classiche modifiche che si facevano un tempo, che abbinate alla importante cura dimagrante rendono la guida particolarmente piacevole. 
La moto nel misto è diventata veramente divertente da guidare e una volta che si è fatta la mano ci si possono togliere veramente delle belle soddisfazioni.


















Elenco modifiche:

- Cerchi Borrani Record in alluminio a bordo alto, 40 raggi e nippli ottonati
- Cuscinetti mozzo ruota nuovi, raggi tirati e ruote equilibrate
- Gomme Avon Roadrider AM26 e camere d’aria nuove
- Nuovi distanziali perno ruota per adattare la ruota a raggi anteriore
- Dischi freno originali in ghisa forati alleggeriti e riverniciati
- Pastiglie freno Brembo nuove, olio freni nuovo
- Pinze freno originali Brembo revisionate, piastra supporto freno posteriore alleggerita
- Eliminazione della frenata integrale, impianto rifatto completamente in treccia aeronautica gommata
- Forcelle originali con gambali lucidati, montati pompanti Bitubo e molle progressive
- Piastre di sterzo originali lucidate
- Reggifaro Tommaselli da 35mm, frecce bullet cromate, faro originale riverniciato in nero lucido RAL      
  9005. Le frecce sono montate direttamente sul faro, per una linea più pulita
- Semimanubri cromati Tommaselli tipo Le Mans, fondo di magazzino d’epoca
- Specchietto bar end Halcyon
- Gas rapido Tommaselli Daytona a doppio cavo
- Cavi gas tipo “Svedese” e guaine nuove con trattamento al Kevlar
- Piastra portastrumento artigianale in alluminio, con spie olio e folle
- Motore originale revisionato. E’ stato sgrassato e pulito esternamente, monta la flangia per
  aumentare la capienza della coppa olio, filtro e olio nuovi. Gioco valvole regolato.
- Recupero liquidi a botticella del Le mans I/II
- Tappo di controllo olio del Le mans I
- Carburatori originali completamente revisionati e filtro aria K&N a doppio corpo
- Parateste in alluminio
- Cavalletto centrale eliminato
- Coperchio alternatore in alluminio
- Batteria Spark 500 e attacco rapido del mantenitore di carica. Motorino avviamento Valeo di
  derivazione Guzzi V11
- Nuovo clacson riposizionato tra la V del motore
- Nuovo alloggiamento per il blocchetto chiave, per lo switch stacca corrente e per il pulsante 
  accensione
- Terminale di scarico e compensatore Lafranconi RC per Le Mans III
- Piastra supporto batteria in alluminio traforata
- Pedane arretrate artigianali in alluminio
- Telaio accorciato nei supporti parafango posteriore
- Ammortizzatori Oram M Twin da 330mm, con corpo in lega leggera ricavato dal pieno
- Forcellone riverniciato in nero lucido RAL 9005
- Cardano con flangia parapolvere traforata e olio nuovo
- Parafango anteriore, serbatoio con tappo tipo Monza, fianchetti tipo V7 sport e piastra 
  portastrumenti fatti a mano in alluminio
- Sella artigianale con struttura interna in alluminio, rivestita in pelle, con portatarga e portafaro
  integrati
- Faro posteriore tipo Norton replica

- Grafiche tipo V7 Special