CHI SONO

Sono malato di moto.

Mi piacciono tutte ma preferisco quelle che hanno sacrificato qualche orpello originale o la conformità alle norme del codice della strada sull'altare dell'edonismo per l'esaltazione dell'ego del loro possessore. Moto mutilate? Non proprio.
Preferisco immaginarle, che Dio mi perdoni l'eresia, come le sculture che Michelangelo immaginava intrappolate nei blocchi di marmo. Moto liberate da quanto imposto dai diktat degli studi di marketing, dal politically correct, dalle normative ambientali, dalle regole imposte dai burocrati. Moto scostumate, irriverenti, esibizioniste, visionarie ma vere vive e pulsanti.
E senza fare distinzioni tra custom, bobber, streetfighter, racer replica ecc. ho voluto creare uno spazio virtuale in cui incontrarsi, confrontarsi, scambiarsi opinioni e sul quale proporre le proprie creazioni. Quache paludato bacchettone resterà inorridito ma ritengo che ogni prodotto dell'ingegno umano sia Cultura. Inviatemi le foto delle vostre creature e un commento sull'iter mentale e operativo che ha condotto all'evento.
Da me l'ingresso è libero.

Qualcosa su cafè sport



mercoledì 26 ottobre 2011

TUNING SU VESPA 50

IO VENGO DA PRIMAVALLE
COR VESPINO ROSSO BORDO’
DE PRIMA ME FA NA PIOTTA
DE SECONDA ME SE CAPPOTTA
CO LA TERZA ME SE INGRIPPA
LA QUARTA NUN CE L’HA...

La stornellata di qualche anno fa mi è venuta subito in mente quando mi sono trovato davanti 'sto "mostriciattolo".
Avevo già visto qualche Vespino preparato ma mai a questo livello di elaborazione.


E' anche vero che il mio interesse è volto alle motociclette "vere"e gli scooter non sono esattamente le due ruote che preferisco. 
Sapevo di kit di elaborazione prodotti da case come Malossi, Pinasco ecc. ma per fare qualcosa del genere bisogna avere gran dimenstichezza con la meccanica.
Non si tratta soltanto di montare un gruppo termico, un albero a gomiti o una trasmissione costruita espressamente per lo scopo ma di riprogettare il motore.
Piazzare un gruppo cilindro/pistone prelevato da un 125 sul carter della Vespa è tutto sommato relativamente semplice, però poi bisogna trovare un albero motore con la giusta corsa, bisogna rinforzare il banco, barenare il carter, adattare le luci apirazione e scarico, montare almeno un pacco lamellare ( se si vogliono delle prestazioni di rilievo), trovare la giusta carburazione, cambiare la frizione, montare una accensione elettronica, piazzare da qualche parte il radiatore del liquido, cambiare gli ammortizzatori, sostituire i cerchi... ufff, già mi manca il fiato a scrivere tutte di fila le modifiche e gli aggiustamenti.
Ah, dimenticavo il freno a disco, la  pinza e il relativo circuito idraulico.
Per non parlare dell'irrigidimento della scocca.
Bisogna essere estremamente competenti per queste realizzazioni.
Il risultato è cattivissimo e affascinante.




Ho fatto un giro in internet e davanti agli occhi mi si aperto un mondo.
Forum e forum di "pischelletti" che si scambiano informazioni e consigli, che si danno le dritte, che condividono le loro esperienze.
Ho dovuto sforzarmi un po' per capire il loro gergo, non quello tecnico ma quello lessicale fatto di kappa e abbreviazioni.
Per lo più si tratta di giovanissimi.
Ok, usare su strada mezzi del genere è contro la legge ma chi da ragazzo non ha fatto qualcosa al di fuori della legalità.
Personalmente non posso neanche sognarmi di scagliare la prima pietra.
Ah, il Vespino più inverosimile è quello motorizzato con il turbolento quattro cilindri della CBX 750 con quasi 100 cavalli.
Mostruoso!.
Però i ragazzi che lo hanno realizzato riscuotono tutta la mia ammirazione.