CHI SONO

Sono malato di moto.

Mi piacciono tutte ma preferisco quelle che hanno sacrificato qualche orpello originale o la conformità alle norme del codice della strada sull'altare dell'edonismo per l'esaltazione dell'ego del loro possessore. Moto mutilate? Non proprio.
Preferisco immaginarle, che Dio mi perdoni l'eresia, come le sculture che Michelangelo immaginava intrappolate nei blocchi di marmo. Moto liberate da quanto imposto dai diktat degli studi di marketing, dal politically correct, dalle normative ambientali, dalle regole imposte dai burocrati. Moto scostumate, irriverenti, esibizioniste, visionarie ma vere vive e pulsanti.
E senza fare distinzioni tra custom, bobber, streetfighter, racer replica ecc. ho voluto creare uno spazio virtuale in cui incontrarsi, confrontarsi, scambiarsi opinioni e sul quale proporre le proprie creazioni. Quache paludato bacchettone resterà inorridito ma ritengo che ogni prodotto dell'ingegno umano sia Cultura. Inviatemi le foto delle vostre creature e un commento sull'iter mentale e operativo che ha condotto all'evento.
Da me l'ingresso è libero.

Qualcosa su cafè sport



domenica 19 aprile 2009

FUORISERIE ROMA 2009

Un’altra domenica di pioggia.
Un’altra domenica senza moto.
Le belle giornate si fanno attendere quest’anno.
Decidiamo che si può fare un salto alla esposizione di auto e moto d’epoca “FUORISERIE” che si tiene alla Nuova Fiera di Roma.
Non ho interesse per le auto.
Per me sono un mezzo di locomozione per spostarsi dal punto A al punto B più o meno comodamente o più o meno dispendiosamente.
Incolonnati nel traffico non fa una gran differenza essere al volante di una Porsche o di una Citroen 2CV.
Non ho nemmeno un grande interesse per le moto d’epoca.
I pezzi rari e preziosi che non possono essere usati tutti i giorni hanno un indubbio valore storico e filologico ma difettano dell’odore che mi inebria: quello di benzina, di olio, di motori surriscaldati.
Arrivare al quartiere fieristico è abbastanza semplice.
E’ ben indicato.
Non altrettanto bene indicato è l’ingresso della mostra.
Giriamo mezzora , insieme ad altri malcapitati, per trovare quello giusto.
Evidentemente l’Organizzazione ha ritenuto di dover risparmiare sulle “palette”… si sa, in tempo di crisi…
Parcheggiamo e solo dopo aver fatto cinquecento metri sotto la pioggia scopriamo che si tratta di un parcheggio a pagamento.
Ovviamente sul cartello di ingresso non c’era l’indicazione “a pagamento” e tantomeno la tariffa oraria.
E’ normale, chi ha intenzione di perpetrare un furto di solito non avverte.
A mantenere l’ordine pubblico e a tenere a bada qualche migliaio di facinorosi appassionati di auto e moto d’epoca con famiglia al seguito ci sono i “gabellieri” della Polizia Municipale, vestiti di nero come avvoltoi, con gli occhi torvi e il blocchetto in mano ( parafrasando De Andrè ).
Ben quattro pattuglie per decine di ettari di parcheggi vuoti.
L'impressione è che il loro compito non sia quello di garantire la presenza delle istituzioni quanto quello di verificare che tutti si sottomettano democraticamente al taglieggiamento.
Consiglio: se avete intenzione di visitare qualche evento alla Fiera di Roma, a meno che non ne valga davvero la pena…evitate.
Fuoriserie si articola su tre padiglioni dedicati rispettivamente e teoricamente agli espositori istituzionali, ai privati che propongono in vendita i propri mezzi e ai ricambisti.
Ci sono delle gran belle macchine; Ferrari, Lamborghini, Jaguar, Morgan, Rolls Royce, Alfa Romeo e così via.
Si scopre però che la maggior parte dei mezzi sono di privati o di concessionari.
Brilla l’assenza dei grandi Club di marca e dell’ ASI.
La maggior parte delle auto sono “classiche”, ovvero del periodo che va dalla metà degli anni ’60 alla fine degli ’80.
Sono praticamente assenti le “Epoca” e le “Vintage”.
I ricambisti propongono, oltre ai soliti “ciapa, ciapa” , soprattutto spare parts per i “fenomeni” Fiat 500 e Vespa.


Le moto sono praticamente assenti o proposte in abbinamento alle auto dai concessionari.
Ci sono dei bei pezzi, niente di eclatante ma comunque piacevoli. Una Guzzi V7 Sport, un paio di belle Ducati, una Honda 250 GP, una rara Kawa Triple 250, un paio di Ducati Elite 200, delle belle Honda Scrambler, una BMW R90 S assolutamente perfetta ma dal prezzo improponibile e fuori da ogni logica di mercato e poco altro.
Anche in questo caso solo “classiche” con l’eccezione di una Indian Chief e di un Falcone.
In conclusione: se avessimo dovuto sborsare anche per il biglietto di ingresso, fissato alla “modica” cifra di 13 Eurini a cranio – almeno quello lo abbiamo risparmiato grazie all’Accredito Stampa – forse sarebbe stato preferibile restare a casa a guardare un buon film o andare a visitare i musei che tra l’altro oggi a Roma prevedevano l’ingresso gratuito.

P.S. Il chopper a stelle e strisce di Jack Nicholson del film Easy Rider, “strillato” nella Home del sito di Fuoriserie non c’era.



















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