CHI SONO

Sono malato di moto.

Mi piacciono tutte ma preferisco quelle che hanno sacrificato qualche orpello originale o la conformità alle norme del codice della strada sull'altare dell'edonismo per l'esaltazione dell'ego del loro possessore. Moto mutilate? Non proprio.
Preferisco immaginarle, che Dio mi perdoni l'eresia, come le sculture che Michelangelo immaginava intrappolate nei blocchi di marmo. Moto liberate da quanto imposto dai diktat degli studi di marketing, dal politically correct, dalle normative ambientali, dalle regole imposte dai burocrati. Moto scostumate, irriverenti, esibizioniste, visionarie ma vere vive e pulsanti.
E senza fare distinzioni tra custom, bobber, streetfighter, racer replica ecc. ho voluto creare uno spazio virtuale in cui incontrarsi, confrontarsi, scambiarsi opinioni e sul quale proporre le proprie creazioni. Quache paludato bacchettone resterà inorridito ma ritengo che ogni prodotto dell'ingegno umano sia Cultura. Inviatemi le foto delle vostre creature e un commento sull'iter mentale e operativo che ha condotto all'evento.
Da me l'ingresso è libero.

Qualcosa su cafè sport



martedì 26 giugno 2012

SUZUKI RG500 Gamma Kevin Schwantz KS34 Replica


Se avete in garage, beati voi, una Suzuki RG Gamma 500,  siete appassionati di corse e vi siete stancati dell’aspetto un po’ plasticoso della moto di serie o magari siete incappati in una malaugurata scivolata - sempre possibile con una moto con 95 cavalli e una gommetta posteriore da 120 – siete capaci ad immaginare una special migliore della replica della KS34 di kevin Schwantz?
Bene, basta eliminare tutte le sovrastrutture ad eccezione del serbatoio, procurarsi un forcellone di un GSX-R passato a miglior vita completo di cerchio disco e pinza, espiantare dal solito Gixer la forcella anteriore completa e trapiantarla senza provocare crisi di rigetto sul Gamma, procurarsi un codone e una carenatura GP in resina, assemblare il tutto e dipingere la moto con in bianco/rosso Lucky Strike anni ’80.
Ah, non bisogna assolutamente dimenticarsi di aggiungere un bel 34 su carena e codone.
Bell’e fatto.
Che ci vuole?
Se si trattasse di una moto moderna con un catalogo di componenti aftermarket spesso come l’elenco telefonico di New York sarebbe soltanto un problema di limite di utilizzo della carta di credito.
La Gamma 500 però non è una moto moderna e ogni trapianto richiede una ottima conoscenza tecnica per evitare di stravolgerne la cinematica con le immaginabili disastrose conseguenze.
 L’approssimazione in moto si paga assaggiando l’asfalto, se va bene.
Così come non basta appiccicare sulla carena qualche adesivo per far assomigliare la moto alla mitica Suzuki di Kevin e lasciare intatto il sapore della GP.
 Gli accessori di questa Gamma sono stati scelti con oculatezza; gli specchietti sono in metallo lucido e quasi non si vedono e la carena da pista non è stata forata per alloggiare i fari.
 Questi sono stati sostituiti da due mini priettori di derivazione custom montati appena sotto lo scudo anteriore, quasi invisibili,  affiancati da piccoli indicatori di direzione con il trasparente bianco.
Anche i silenziatori hanno un’aria cattiva senza però essere grezzi come quelli usati di solito in pista.
Un lavoro egregio, di buon gusto e realizzato con molta cura tanto che la special non sembra affatto una special.

Il limite della Gamma era, come quasi tutte le moto degli anni ’80, una ciclistica non adeguata alle prestazioni del motore soprattutto se dotato della erogazione esplosiva del quattro cilindri in quadrato a due tempi con ammissione a valvola rotante.
Le nuove sospensioni e le gomme di misure umane certamente renderanno pienamente sfruttabili i 95 cavalli della Gamma, sicuramente non paragonabili ai 185 a 12500 giri della KS34, ma più che sufficienti a divertirsi alla grande.


BARRY SHEENE


Se Kevin Schwantz è stato il più funambolico e spettacolare dei piloti della Gamma da GP, il più amato è stato certamente Barry Sheene che corse e vinse con il primo 4 cilindri in quadrato Suzuki.
Il pilota con la moto numero 7 dall’eterna sigaretta tra i denti, il Paperino sul casco, i chili di chiodi e viti che ne tenevano insieme le ossa e il codazzo di belle donne è, insieme a pochissimi altri, uno dei miei miti.
Un video sul grande Barry ci sta tutto.

2 commenti:

  1. Grazie di cuore è dirti poco ma grazie lo stesso di tutto e a buon inteditore poche parole!

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    1. Ciao, non capisco per cosa mi ringrazi ma accetto riconoscente.
      In ogni caso, come ho ripetuto fino alla nausea, preferisco i commenti (e i ringraziamenti) firmati.
      Lamps
      Rino

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