Pubblico queste foto in ordine sparso, commentandole brevemente, così come sono in ordine sparso i ricordi e le sensazioni di questo viaggio.
Ordinare i ricordi in senso cronologico significherebbe catalogarli; preferisco invece lasciarli fluire accompagnati dalle emozioni che questa terra mi ha regalato.
L'Ortigia (Siracusa)
Dall'Eneide:
« Giace della Sicania al golfo avanti un'isoletta che a Plemmirio ondoso è posta incontro, e dagli antichi è detta per nome Ortigia.
A quest'isola è fama, che per vie sotto il mare il greco Alfeo vien, da Doride intatto, infin d'Arcadia per bocca d'Aretusa a mescolarsi con l'onde di Sicilia… »
Che dire?
Niente.
Se usassi dei superlativi dovrei usarne troppi. In un sol modo si può comprendere l'Ortigia: andarci, passeggiare tra i vicoli, sedersi di fronte al mare e parlare con la gente.
Ne vale la pena, credetemi.
Aci Trezza
Ho voluto assolutamente visitare Aci Trezza, risalendo un po' verso Messina, benchè il mio tour
prevedesse,dopo lo sbarco a Catania, di dirigermi subito verso la Val di Noto.
Cosa mi aspettavo?
Forse di vedere la Provvidenza attraccata al molo con il suo carico di lupini.
La casa del Nespolo non sono riuscito a trovarla e "I Malavoglia" è solo il nome di un ristorante.
Piazza Duomo - Catania
« E 'nta lu chianu c'è principiata
Di la gran Catedrali una funtana,
Maistusa, ben fatta, ottangulata.
La nobiltà e lu populu ccu gana
Di tri sorti di sassi situati
Irgeru stu gran fonti a la rumana. »
Una città moderna che vive la sua storia senza esserne succube.
Gentilezza, cordialità, cortesia e succulenta colazione.
Breve giro per il Corso principale e poi via verso Siracusa.
La VFR ha voglia di correre; non sa, poverina, cosa l'aspetta.
Il codice a cui si attengono i guidatori siciliani è più indecifrabile delle profezie di Nostradamus.
Ristorante A Rutta è Ciauli - Siracusa
Ottimo pasto a base di pesce, cortesia, vista mozzafiato, chiacchiere "a schiovere" con il proprietario e conto onesto.
Consigliatissimo.
Calamosche - Oasi di Vendicari
E' valsa la pena di farsi qualche chilometro in moto su una strada piena di pietrisco; le Pilot della Honda sono fatte per l'asfalto e non per lo sterrato.
E' valsa la pena di farsi a piedi un paio di chilometri sotto un sole feroce con gli stivaletti da moto.
La spiaggia di Calamosche è qualcosa di unico, incredibile.
L'acqua è cristallina, la sabbia finissima...se il Paradiso ha una spiaggia di sicuro è meno bella di questa.
L'Isola delle Correnti
Il punto più meridionale della Sicilia; qui lo Jonio e il Tirreno si incontrano e si scontrano.
Il nome è appropriato.
Le correnti rendono difficile anche fare il bagno; per fortuna l'acqua salatissima farebbe stare a galla anche un sasso.
C'è vento, tanto vento.
Un vento che faceva sbandare la Vecchietta di qualche metro e che mi ha costretto a una guida estremamente prudente.
I due mari, il vento, il sole a est e la tempesta a ovest...la natura da sfoggio della sua forza.
Mondello
La spiaggia di Palermo.
Niente di diverso da un qualsiasi posto di mare.
Francamente non mi ha entusiasmato.
Splendidi esempi di architettura liberty e lo scherzo architettonico della palazzina cinese.
Lo Stagnone di Marsala e Motia
Lo stagnone di Marsala è una enorme laguna con acqua bassissima, calda, salatissima e quattro isole di cui l'Isola Grande, lunga e stretta, chiude lo stagnone verso il mare.
Il paesaggio, se non fosse per i cumuli di sale, assomiglia un po' a quello olandese.
Forse per i mulini a vento che, tra i diversi colori - dall'azzurro al rosso cupo - delle saline creano un paesaggio fuori dal comune.
L'isola di Motia è stata un insediamento fenicio e questo mi ha spinto a visitarla.
Lascio la moto nel parcheggio e prendo la barca che fa la spola di continuo tra la terraferma e Motia.
Il pilota è annoiato e scontroso, fa caldo...non si comincia bene.
Il prezzo annunciato dai cartelli risulta poi essere diverso da quello reale.
Per carità, cinque o dieci euro non fanno alcuna differenza, però non è piacevole essere presi per i fondelli.
Già che ci sono faccio visita al museo Whitaker - tanto l'ingresso era compreso nel prezzo.
Non mi emoziona, così come non mi emozionano gli scavi.
Probabilmente conosco poco o niente la civiltà fenicia e non riesco a collegare scavi e storia, usi e costumi.
L'espressione sardonica di una maschera conservata nel museo mi ha conquistato.
Posso confessare che l'avrei volentieri "asportata"?
C'è giusto un posto libero in una vetrinetta nel mio soggiorno.
Palermo - Il Duomo
Maestoso
Palermo - La fontana Pretoria (o della Vergogna)
La fontana, assolutamente splendida, venne realizzata a Firenze e successivamente trasportata a Palermo smontata in svariate centinaia di pezzi.
Dicesi "della Vergogna" sia per la nudità delle statue e sia perchè i palermitani vollero vederci una rappresentazione del corrotto governo della città.
La zona è chiusa al traffico e soggetta a misure di sicurezza - sulla piazza affaccia il Municipio.
Ho rischiato ma potevo mai evitare di fare una bella foto della fontana con la VFR in primo piano?
Palermo - Il Teatro Massimo
C'è la prima del Rigoletto.
Ah, avessi portato una giacca e una cravatta.
Dubito che mi avrebbero fatto entrare in jeans, giubbotto, stivali e casco sotto il braccio.
Palermo - Palazzo Reale
Palermo - Processione in onore della Madonna Addolorata
Palermo - Piazzetta barocca
Poche volte mi è capitato di imbattermi in un luogo che avesse le proporzioni e la coerenza stilistica di questa piazzetta.
Un gioiello architettonico in stato di deplorevole abbandono.
Vita notturna a Palermo
Benchè fosse Settembre inoltrato e quasi le due di notte c'era gente in giro.
Tanta.
Gelaterie e pizzerie zeppe, bar e chioschi che servivano granite a getto continuo.
Chi ha detto che il clima non condiziona la vita sociale?
Palermo - Il Teatro Massimo di giorno
Palermo - Una ricciola da record
Palermo - Il mercato Capo
Colori, suoni e odori a metà tra le due sponde del Mediterraneo.
Palermo - Banco del pesce al mercato Capo
Palermo - Interno giorno
Palermo: Interno notte (Mostra archeologica; ore 00,30)
La casa di Pirandello
Salemi
Noto
Noto avrebbe dovuto essere soltanto una delle tappe del tour e invece ci sono restato tre giorni.
Avevo letto di questa città dichiarata dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità ma non ero preparato a tanta magnificenza.
Non è soltanto la splendida architettura barocca dei suoi edifici, è...magia.
Mi sono alzato tutte le mattine prima dell'alba per godere della luce del sole che pian piano rende nitidi i dettagli, che esalta i rilievi, che definisce i contorni.
Me ne sono stato per ore seduto sui gradini del Duomo, in pace con me stesso e con il mondo, ad aspettare "l'evento".
Il dolce travaglio dell'oscurità che partorisce la bellezza.
Il Duomo di Ragusa Ibla Foto di Marco Arata - http://marcoarata.altervista. |
Ragusa Ibla
Sulla strada per Agrigento
Sciacca
San Vito Lo Capo
Agrigento - La Valle dei Templi
Scopello
Il Teatro Greco di Siracusa
La Val di Noto di ritorno da Ragusa Ibla
Da San Vito lo Capo a Palermo