Quanti ricordi mi sono venuti in mente.
La prima volta che ne sentii parlare, agli inizi degli anni '70, fu da mio padre.
Un suo amico, industrialotto delle ceramiche, ne aveva comprata una e gliela aveva fatta provare.
<< ...ho provato una moto bellissima, potente come un carrarmato e grande come un cavallo; chissà dove andremo a finire>>.
A guardarla ora non sembra così enorme; l'evoluzione ci ha abituati a ben altre dimensioni, ma l'effetto che fa è sempre di una moto potente.
E potente, almeno per l'epoca, lo era, 55 cavalli e 181 km/h.
La Moto Guzzi riuscì a vincere la gara indetta dalla Polizia di Los angeles Ca. (L.A.P.D.) che chiedeva una moto in grado di superare e mantenere una velocità superiore ai 180 km/h.
Per festeggiare la storica vittoria su Harley Davidson e BMW fu realizzata la versione "California".
Per carità, non starò ad angosciarvi con l'elenco delle caratteristiche tecniche della motocicletta; basta un click e si hanno tutte le notizie possibili.
La ricordo anche in un film con Clint "Dirty Harry" Eastwood: Magnum Force.
Vederla bistrattata dall'energumeno con la 44 Magnum mi fece piangere il cuore.
Oltretutto il buon Clint in una scena cercava di metterla in moto a pedale; un pedale di avviamento che la moto non ha mai avuto.
Nonostante l'abito da "cruiser" la California non ha perso l'immagine sportiva propria della casa e posso assicurare che averne una in garage mi farebbe felice nonostante preferisca moto più snelle e leggere.
Bassa, lunga, sinuosamente sensuale.
Credo non a caso Cristina Fabris, nota disegnatrice di fumetti erotici, ha scelto lei quando ha realizzato delle tavole per la rivista Moto Special.
Il manubrione a corna di bue, la sella bicolore, la strumentazione con il solo tachimetro cromatissimo sono entrate nell'immaginario collettivo.
Se dovessi pensarmi seduto a bere qualcosa in buona compagnia in un bar su un lungomare in attesa di viaggiare tutta la notte in attesa dell'alba non vorrei niente altro che lei parcheggiata ad aspettarmi.
La grossa sella è abbastanza comoda per due e, per una volta, potrebbe essere desiderabile avere una zavorrina a bordo.
Bassa, lunga, sinuosamente sensuale.
Credo non a caso Cristina Fabris, nota disegnatrice di fumetti erotici, ha scelto lei quando ha realizzato delle tavole per la rivista Moto Special.
Il manubrione a corna di bue, la sella bicolore, la strumentazione con il solo tachimetro cromatissimo sono entrate nell'immaginario collettivo.
Se dovessi pensarmi seduto a bere qualcosa in buona compagnia in un bar su un lungomare in attesa di viaggiare tutta la notte in attesa dell'alba non vorrei niente altro che lei parcheggiata ad aspettarmi.
La grossa sella è abbastanza comoda per due e, per una volta, potrebbe essere desiderabile avere una zavorrina a bordo.
Mentre sto a girarle intorno, immerso nei ricordi, arriva il proprietario.
E' un professore che conosco, guzzista fino al midollo.
Me ne racconta la storia.
Una persona che conosce la teneva ferma da anni in garage e gliela ha regalata, nelle condizioni in cui si trova, sapendo che la avrebbe trattata con il riguardo dovuto al rango.
Mi rallegro con lui ma, porca miseria, ste botte di c...pardon, fortuna...capitano sempre agli altri?