“Ubi maior
minor cessat”.
Preso dai mille problemi causati dalla svolta
radicale che sta prendendo la mia vita lavorativa, da qualche mese ho
trascurato Cafè Sport.
A un certo punto, preso da un insano impeto di
autopunizione, ho addirittura pensato di chiuderlo.
Poi ho riflettuto su cosa veramente sia “maior” e cosa “minor”
e ho deciso che la mia passione sia da
annoverare tra le prime e che continuerò a scrivere di moto anche se, magari,
con meno frequenza di un tempo.
Vale la pena di tenere in vita il blog sia per il
mio piacere sia e soprattutto per gratitudine ai tanti che nonostante l’assenza dell’oste hanno continuato a
frequentare il Cafè.
Vabbè, bando alle ciance tanto non frega niente a
nessuno e torniamo alle moto.
Domenica 24 Novembre, in occasione del
cinquantesimo anniversario della morte di Franco Mancini, l’omonimo moto club ha
voluto dar vita a una manifestazione in ricordo del pilota ciociaro.
La manifestazione è pienamente riuscita, gran belle
moto, bella gente e proiezione di filmati dell’epoca.
Tra tutti spiccava la presenza di Remo Venturi,
due volte vicecampione del mondo con la Gilera 500 Quattro cilindri con il
quale non ho perso l’occasione di fare una foto ricordo.
L’amico Roberto Cianfarani ha esposto una Derbi 50
GP e la solita splendida Bimota Aermacchi HD 250 di cui, lo confesso, sono
perdutamente innamorato.
Quando su Facebook hanno postato la scivolata di
Parravano con la Bimota qualche irripetibile
improperio è partito ai danni dell’incauto.
Splendide le Mondial, sia la 125 del 1954 di
Riccardo Coppola che la 200, sempre del ‘54, di Domenico Romano.
Sempre di proprietà di Domenico Romano la regina
della manifestazione: la splendida Parilla 175 MSDS identica a quella con cui
Franco Mancini perse la vita sul circuito di Vallelunga.
Per la verità la “Matta”, così Mancini aveva
soprannominato la sua Parilla, aveva la stessa ciclistica ma il motore, per
quanto esteticamente identico a quello da 175 cc, era il 250 della Wildcat.
Degne di nota la MotoBi 250 di Carmelo Vittorino e
la Aermacchi 350 di Marcello Porretta.
Il vero piacere e è stato comunque quello di poter
incontrare gli eterni ragazzi con cui condivido la passione per le moto: il già
citato Roberto Cianfarani, Paolo Crecco, Rocco Belli, Willi Alonzi, direttore
sportivo del Motoclub Franco Mancini e tanti altri.